01 / biennali

parigi / orchestra solare 4 / 1980

Nel 1979 passiamo alla realizzazione della prima ‘Orchestra Solare I’. Lavoriamo assieme a un artigiano per più di sei mesi. Il progetto risulta di difficile applicazione: un sensore solare faceva ruotare un disco di plexiglass con punti metallici, quest’ultimo innescava un motorino, che a sua volta dava l’impulso alla pompetta di una provetta in vetro, riempita d’acqua; la goccia d’acqua che fuoriusciva dalla provetta avrebbe dovuto azionare uno xilofono, suonando una nota musicale.

I problemi tecnici si rivelarono insormontabili: dopo il primo giorno i meccanismi si incepparono, l’acqua si accumulo’ in eccesso; in conclusione, il progetto non era adatto al funzionamento per 24 ore consecutive. Una soluzione provvisoria fu inserire all’interno dell’opera un registratore con cassette, che replicavano il motivo musicale, che pero’ dovevano essere riattivate ogni mattina.

A fine ‘79 incontrarono a Torino Luigi Carluccio, critico d’arte ed all’epoca direttore della Biennale Arti Visive, al quale presentarono il progetto ‘Orchestra solare III’. Carluccio si dimostro’ subito interessato alla sua realizzazione, ed estese l’invito a partecipare alla Biennale. Tuttavia gli autori avrebbero dovuto pagare le spese per la realizzazione e l’opera sarebbe rimasta fuori dal catalogo ufficiale.

L’8 febbraio 1980 Osvaldo e Massimo ricevettero l’invito ufficale per partecipare alla 39 Esposizione d’Arte Internazionale. Per l’occasione furono stampate delle brochure che vennero inserite all’interno del catalogo della Biennale. Il monumento venne dichiarato ìpermanente’ nel comunicato stampa, come simbolo delle arti visive degli anni 80.

All’inaugurazione assistettero importanti personalità del mondo dell’arte tra cui Bonito Oliva, Quintavalle ed ovviamente Carluccio. Bonito Oliva manifesto’ l’intenzione di inserire l’opera all’interno della sigla di una trasmissione sull’arte che sarebbe stata trasmessa sulla Rai; Lizzani, direttore, della Biennale Cinema, chiese di posizionare il monumento davanti al palazzo del cinema.

Orchestra Solare III rimase nel suo sito originario per la durata di tre biennali. Nel 1988, Carandente, nuovo direttore della Biennale Arti Visive, dichiaro’ l’intervento illegittimo perché costruito su suolo demaniale, senza un’autorizzazione ad hoc. Il monumento venne successivamente smantellato.

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