biennali

venezia 1980/82/84 / orchestra solare 3

A fine ‘79 incontrarono a Torino Luigi Carluccio, critico d’arte ed all’epoca direttore della Biennale Arti Visive, al quale presentarono il progetto ‘Orchestra solare III’. Carluccio si dimostro’ subito interessato alla sua realizzazione, ed estese l’invito a partecipare alla Biennale. Tuttavia gli autori avrebbero dovuto pagare le spese per la realizzazione e l’opera sarebbe rimasta fuori dal catalogo ufficiale.

L’8 febbraio 1980 Osvaldo e Massimo ricevettero l’invito ufficale per partecipare alla 39 Esposizione d’Arte Internazionale. Per l’occasione furono stampate delle brochure che vennero inserite all’interno del catalogo della Biennale. Il monumento venne dichiarato ìpermanente’ nel comunicato stampa, come simbolo delle arti visive degli anni 80.

All’inaugurazione assistettero importanti personalità del mondo dell’arte tra cui Bonito Oliva, Quintavalle ed ovviamente Carluccio. Bonito Oliva manifesto’ l’intenzione di inserire l’opera all’interno della sigla di una trasmissione sull’arte che sarebbe stata trasmessa sulla Rai; Lizzani, direttore, della Biennale Cinema, chiese di posizionare il monumento davanti al palazzo del cinema.

Orchestra Solare III rimase nel suo sito originario per la durata di tre biennali. Nel 1988, Carandente, nuovo direttore della Biennale Arti Visive, dichiarò l’intervento illegittimo perché costruito su suolo demaniale, senza un’autorizzazione ad hoc. Il monumento venne successivamente smantellato.

L’opera è realizzata in cemento armato dalla cooperativa CMC di Ravenna
per reggere la volta poggia su un basamento di 25 mq
dimensione frontale: 700 x 325 x 300 cm

mappa dei Giardini della Biennale di Venezia
in rosso è indicata la posizione del monumento,
in grigio la disposizione dei padiglioni nazionali

progetto Orchestra Solare 3

Il brano dei “Cori Solari” dal “Flauto Magico” di Mozart, generata da Orchestra Solare 3